MURATURE CON UMIDITÀ DA RISALITA CAPILLARE

Fenomeni di lieve entità

Nelle murature interessate da umidità di risalita capillare bisogna necessariamente valutare lo stato di conservazione degli intonaci. Nel caso di fenomeni di lieve entità, con modeste risalite di umidità, poco al di sopra del battiscopa (pitture o intonachini scrostati e/o intonaco leggermente deteriorato), è sufficiente intervenire con il sistema SANADRY.

Nei casi di degrado avanzato e perdita di coesione dell’intonaco, questo deve essere rimosso e ripristinato con un ciclo di intonaci deumidificanti tipo i nostri UNTERSANA + (MAUERSANCALEOSANA o SANATIGH). Attendere l’asciugatura dell’intonaco prima di applicare il microcappotto SANADRY nella sua completezza.

Per tutti i dettagli applicativi relativi alla posa in opera delle intonacature deumidificanti consulta il manuale Opus Dry Systems – Prodotti e Sistemi per Risanare le Murature Umide  ed il sito www.opus-dry.it “Tutto sulle cause scatenanti l’umidità nelle murature e sulle soluzioni da adottare per risolverle” .

MURATURE CON UMIDITÀ DA CONDENSA

Il manifestarsi dell’umidità di condensazione può essere considerato, semplificando, come un fenomeno essenzialmente termico, connesso con la legge fisica che stabilisce che la quantità d’acqua contenuta nell’aria allo stato di vapore, diminuisce con il diminuire della temperatura.

In pratica la condensazione superficiale avviene quando aria relativamente calda si raffredda bruscamente  al contatto con una superficie più fredda (il vetro di una finestra, una parete esposta a nord, una trave o un pilastro in calcestruzzo a filo intonaco, ecc.).  I cosiddetti “ponti termici” sono zone in cui insistono strutture o materiali con una conducibilità termica molto più elevata rispetto ai materiali circostanti, quindi zone dove possono generarsi dei “punti freddi” dove il vapore acqueo, presente nell’aria ambientale più calda, può facilmente condensare, impregnando le pareti e innescando la proliferazione delle muffe.

Per contrastare l’umidità che si genera sui ponti termici, le caratteristiche essenziali che il sistema di isolamento deve possedere sono due

  1. Un basso valore di conduttività termica.
  2. Una buona traspirabilità al vapore acqueo.

SANADRY System presenta entrambe le caratteristiche, configurandosi, come una soluzione ideale, praticamente priva di impatto su volumi e geometrie, perché occupa lo spessore di un battiscopa !
Anche nell’ambito della riqualificazione energetica, la correzione dei ponti termici riveste un ruolo di primaria importanza. Se trascurati o affrontati in modo scorretto, questi fenomeni possono provocare, come abbiamo visto, condizioni di disagio abitativo, la formazione di condensa e muffe, nonché un aumento delle dispersioni energetiche e delle spese di riscaldamento e di raffreddamento degli spazi interni. L’analisi dei ponti termici costituisce un passaggio imprescindibile per una valutazione accurata delle prestazioni energetiche di un edificio e di seguito visualizziamo alcune situazioni ricorrenti.

PONTI TERMICI

Il ponte termico è una zona all’interno di una struttura edilizia in cui si verificano discontinuità nei materiali o variazioni nella forma che producono un impatto diretto sulla trasmissione del calore.

Questi fenomeni causano un aumento nei flussi termici e una variazione delle temperature superficiali interne, con conseguente incremento della dispersione di calore attraverso queste specifiche zone.

Nell’ambito della riqualificazione energetica, la correzione dei ponti termici riveste un ruolo di primaria importanza. Se trascurati o affrontati in modo scorretto, questi fenomeni possono provocare condizioni di disagio abitativo, manifestate da formazioni di condensa e muffe, nonché un aumento delle dispersioni energetiche ed economiche per il riscaldamento o il raffreddamento degli spazi interni.

Quindi, l’analisi dei ponti termici costituisce un passaggio imprescindibile per una valutazione accurata delle prestazioni energetiche di un edificio.

I ponti termici si verificano in prossimità di alcune specifiche zone come:

  • pilastri: i punti in cui i pilastri interrompono la continuità dei materiali sono spesso luoghi in cui si formano ponti termici. La connessione tra il pilastro e il resto della struttura può essere una fonte significativa di dispersione termica;
  • travi: le travi, in particolare quelle in calcestruzzo armato, rappresentano un’altra area di potenziale formazione di ponti termici. Le interruzioni nella continuità termica tra le travi e le altre componenti della struttura possono causare dispersione di calore;
  • balconi: i balconi in calcestruzzo o altre parti sporgenti dell’edificio sono spesso soggetti a ponti termici, specialmente se non adeguatamente isolati;

davanzali e giunture di malta: anche i davanzali delle finestre e le giunture di malta tra i laterizi sono punti critici in cui si verificano discontinuità nei materiali. Questi possono costituire ponti termici significativi.

ABACO DEI PIÙ FREQUENTI PONTI TERMICI